Convegno “Celestino V…chi era veramente”

Seppur troppo ‘usato’, quando non proprio ‘abusato’, del personaggio di “Pietro de Marone” (e non “del Morrone”, come riporta la storiografia), il ‘monachus’ eremita che, originario e formatosi, nella struttura monastica dell’abbazia ‘insigne’ di S. Maria “de Fayfolis”, alle tradizioni culturali e religiose praticate nella diocesi “Musanensis Sancte Marie”, era nato nel territorio di quest’ultima e verrà eletto papa col nome di Celestino V, mai la storiografia, che ha sempre preferito, ma senza portare ad una soluzione definitiva, della ‘vexata quaestio’ del luogo in cui ebbe la sua nascita, aveva indagato sulle specificità valoriali, frutto proprio della cultura, e con essa dei modi di vivere la religiosità, autoctona longobarda e grecanico-beneventana.
E lui, in pratica, fu espressione di tale cultura, che, a questo punto, diventa neccessario afferrare per la comprensione del personaggio.
Proprio per sopperire ad una siffatta lacuna, è stato individuato come scopo del convegno quello di evidenziare le tipicità beneventano-grecaniche, di cui la persona di Celestino V andrà, una volta che si vedrà catapultato al vertice del potere-non-potere religioso, a tentare di realizzare e di mettere in pratica.
Per raggiungere il miglior risultato possibile, si sono proposti i seguenti argomenti:
La vita di Celestino V;
Lo specifico culturale di Pietro de Marone;
Le radici francescane nella spiritualità di Celestino V.