Skip to content

San Giorgio Martire onlus

arte

Romanic@mente in cammino – Verso il Giubileo 2025

Mercoledì 22 novembre alle 11,30 nell’Auditorium Celestino V della Arcidiocesi di Campobasso-Bojano in via Mazzini S. E. Mons. GianCarlo Maria Bregantini e Suor Veronica Donatello, responsabile dell’Ufficio nazionale disabilità della Conferenza Episcopale Italiana presentano il progetto Romanic@mente in cammino il primo itinerario definito in Diocesi per la promozione del territorio verso il Giubileo del 2025. Il progetto riguarda i comuni che avevano aderito alla precedente iniziativa promossa dall’Associazione San Giorgio di Petrella Tifernina che aveva portato alla realizzazione del Virtual tour in 3D. Le comunità interessate sono, oltre a Petrella Tifernina che ha il ruolo di stimolatore del gruppo, Campobasso con le chiese di San Giorgio e san Bartolomeo, Sant’Angelo Limosano anche per essere patria di Celestino V, Limosano, Montagano, Matrice, Campolieto. Nei giorni scorsi proprio nella bellissima chiesa di Petrella Tifernina si è tenuto il primo incontro di formazione con padre Hernandez Jean Paul che ha focalizzato l’attenzione sull’accoglienza. ROMANIC@MENTE IN CAMMINO –VERSO IL GIUBILEO 2025 MERCOLEDI’ 22 NOVEMBRE ORE 11,30 AUDITORIUM CELESTINO V ARCIDIOCESI CAMPOBASSO –BOJANO – VIA MAZZINI 76 – PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ROMANIC@MENTE IN CAMMINO PROGRAMMA Ore 11,30 Apertura lavori Saluti istituzionali Ore 11,45 Il Giubileo del 2025 – Rigenerazione delle persone e delle comunità -S.E. Mons Padre GianCarlo Bregantini Arcivescovo Campobasso –Bojano ore 12,00 Cammini Giubilari e accessibilità universale -Suor Veronica Donatello Responsabile Servizio Nazionale C.E.I. per la pastorale delle persone con disabilità e Consultore del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede -Dino Angelaccio Presidente I.T.R.I.A. Ore 12,30 Il Progetto Romanic@mente in cammino Guido Pette Associazione San Giorgio Martire Petrella Tifernina Mario Ialenti – Direttore regionale pastorale turismo CEAM

Notizie

Presentazione del volume dedicato al restauro del Crocifisso ligneo di Petrella Tifernina

Il 30 di giugno a Campobasso, presso la Sala “Celestino V” della Curia Vescovile in via Mazzini 80, si terrà la prima presentazione del volume dedicato al restauro del Crocifisso ligneo cinquecentesco, conservato nella Chiesa di San Giorgio Martire a Petrella Tifernina.   Il Progetto che ha avuto inizio nel 2015, si è concluso nel 2017 dando origine ad un’esperienza straordinaria che ha visto tra i protagonisti sin dalle prime battute la popolazione di Petrella Tifernina, la quale avvertendo la necessità di approfondire la conoscenza di un manufatto da sempre oggetto di culto, presente nella Chiesa, una delle più interessanti dell’epoca, ha destato l’interesse di massimi esperti nel settore della conservazione dei Beni Culturali. Quella che all’inizio doveva essere una semplice azione di restauro, è divenuta invece scoperta di un’opera d’arte. Restauratori Senza Frontiere avvia lo Studio, la scoperta, il restauro dell’Opera. Straordinaria la scoperta di un’opera d’arte, di cui resta sconosciuto l’autore, custodita all’interno del complesso monumentale di San Giorgio martire. Il Crocifisso ligneo di Petrella ha da subito incuriosito per la grande simbologia. Straordinario il simbolismo del volto, singolare la curvatura del corpo, interessanti i dettagli del corpo. La cura del volume è di Marisa Laurenzi Tabasso e Paolo Pastorello, le fotografie e il progetto editoriale di Araldo De Luca, RSF Edizioni, Roma, Marzo 2022. E’ la prima volta che RSF si impegna in veste di editore.   Programma  H 17.00  Saluti delle autorità: Mons. Gian Carlo Maria Bregantini, Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Boiano – Vincenzo Cotugno, Assessore Regionale Turismo e Cultura – Roberto Gravina,  Sindaco di Campobasso – Alessandro Amoroso, Sindaco di Petrella Tifernina – Dora Catalano, Soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio del Molise. H 17.30   Come nasce il Progetto: Paolo Pastorello, Presidente di RSF Italia – Don Domenico Di Franco, Presidente dell’Associazione S. Giorgio Martire H 17.45   L’intervento di restauro: Paolo Pastorello e Marisa Laurenzi Tabasso, Presidente del Comitato Scientifico di RSF Italia. H 18.15   La Chiesa di San Giorgio Martire: Franco Valente H 18.45   Le motivazioni per la collocazione attuale: Giampiero Di Stefano H 19.00   Per una collocazione nello spazio e nel tempo: Intervento video di Claudio Strinati H 19.15   Il Crocifisso nel Contesto della scultura lignea molisana: Dora Catalano H 19.30   Programmi per la conservazione del Crocifisso H 19.45   Conclusioni Coordina l’incontro Di Lallo Mariateresa giornalista

Notizie

Turismo esperienziale, biglietto da visita per l’Europa

Cinzia Tamburrello “Rivela un bisogno di socialità, di comunità, di contatto diretto, di condivisione, di cultura orale e non digitale, di conversazione fuori dal video”. Interessante sfida quella che proviene dalle parole di Berardinelli, le quali ben rappresentano tutto il tendere dell’associazione San Giorgio martire onlus nella direzione di rendere fruibile ed accessibile il patrimonio storico culturale, paesaggistico eno gastronomico di Petrella Tifernina, offrendo servizi e prodotti in forma di racconti o meglio di narrazioni, far si che le persone entrino nelle  storie, costruiscano trame, vivano il territorio, e mettano in scena esperienze memorabili. Si tratta del cosiddetto turismo esperienziale i cui dettami rappresentano gli obiettivi perseguiti dall’associazione San Giorgio martire onlus, e lo stile con il quale la stessa candida la tradizione petrellese a bandi regionali ed europei, nel segno del recupero del senso identitario connotato da aspetti paesaggistici ed architettonici, e dall’antico retaggio di cultura, arte, spiritualità. Un bigliettino da visita che si presenta con i tratti  descrittivi dell’urbanistica e le dinamiche dei rituali di aggregazione e spiritualità. Situato, in Provincia di Campobasso,  su un territorio collinare che si estende su una superficie di 26 kmq a 654 m. sul livello del mare, il comune si fregia di uno dei monumenti di arte romanica più preziosi su scala sia nazionale sia internazionale: la “Chiesa san Giorgio Martire” la quale domina il complicato intreccio di vicoli e vicoletti nei quali si dirama il centro storico. Di chiaro stile medievale, questo è ancora circoscritto dai resti delle mura di cinta e delimitato da 4 porte d’accesso. Il borgo antico, conserva al suo interno, antichi palazzi,  alcuni dei quali sono stati restituiti alla loro grandezza come Palazzo Girardi di proprietà del comune e palazzo Palmera sede della residenza protetta per anziani. Altri attendono che lavori di restauri ne recuperino la bellezza e la fruibilità, come palazzo Fede, casa natale del famoso medico napoletano il quale, fece della pediatria una disciplina a sé stante rispetto alla medicina. Legata storicamente a Petrella è “Castel di Rocca” ormai identificabile nel rudere di una rocca medievale tracciata dai documenti come sede preferita di Arechi, il quale come signore di Petrella, subentrò a Luca Zottone di Benevento, rimasto in carica dal 571 al 591 . A rivitalizzare il patrimonio di fede, cultura e tradizioni contribuiscono l’amministrazione comunale, la Pro Loco, le associazioni e i comitati “festa”, che nei vari ambiti della cultura, dello sport e del tempo libero, della solidarietà ecc…. rappresentano il punto di forza del tessuto sociale. Sono imputabili al loro impegno le iniziative realizzate e tramandate: 19 marzo: pranzo di San Giuseppe; oltre ai festeggiamenti religiosi con celebrazione dell’Eucarestia e processione segue il pranzo di “San Giuseppe” con le “13 pietanze”; antico menù tradizionale che si tramanda da generazioni a base di spaghetti con mollica, riso in bianco, legumi, verdure baccalà e dolci tipici, (scrppell e chragnl). La tradizione vuole che il pranzo presieduto dalle “tre persone” a rappresentanza della Sacra Famiglia fosse offerto e consumato presso le famiglie, attualmente tale usanza ha ceduto il posto ad un unico pranzo preparato dalla Pro Loco presso uno dei locali della parrocchia “Sala Museale” ed aperto a tutti. Venerdì santo: processione tradizionale con “i martiri”, strumenti della passione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo 23 Aprile: Festeggiamenti in onore del santo Patrono con concerti bandistici, convegni, mostre, spettacoli. 12 Giugno: festa di Sant’ Antonio fuochi nelle contrade e tavolate all’aperto con degustazione del piatto tradizionale :” sagntell e cic” (pasta di casa e ceci). 14 Agosto Festa dei petrellesi residenti all’ estero con scambi culturali e momenti di aggregazione con i petrellesi residenti all’ estero. 15 Agosto: Festa dell’Assunta con tradizionale benedizione dei mezzi di locomozione e degli animali. Festa del borgo evento di aggregazione sociale, enogastronomia, turismo. Manifestazione di grande successo  con un percorso eno-gastronomico attraverso i vicoli del borgo antico, allietato da spettacoli di  intrattenimento, suoni, canti e balli, degustazione di piatti tipici della cucina Petrellese e Molisana e  vino locale nei  punti di sosta e degustazione “Cantina”  animati da giovani costume. Agosto Festival dei giovani evento di aggregazione sociale, arte, cultura, turismo evento diocesano si spiritualità, formazione, testimonianze e preghiere a cura della parrocchia San Giorgio Martire di Petrella Tifernina e dell’associazione “Nuovi Orizzonti”.  16 di Ottobre: Petrella in fiera evento di turismo ed enograstronomia tipica,  tre giornate  con iniziative culturali, rassegna eno-gastronomica e intrattenimenti musicali, workshoop  con la partecipazione di esperti di fama regionale e nazionale, visite guidate al centro storico, alla Chiesa di San Giorgio con esposizione del Crocifisso cinquecentesco, sagra enogastronomica petrellese con musica live, fiera tradizionale popolare con stand e degustazione di prodotti tipici locali e molisani e stand di artigianato artistico. Il calendario si amplia con esperienze trasversali e continuative: virtual tour interattivi , visite guidate ,lectio itineris, convegni, seminari, rassegna di musica sacra, mostre di arte, visita al centro storico, escursioni nella natura presso l’ex rifugio forestale al bosco castel di Rocca, degustazione di prodotti tipici (Cantina Colle Sereno, laboratorio di apicoltura Trucco, maiale casertano Alessandro Ruscitto), manufatti artistici, souvenir , laboratori didattici. A corrolario di  tutte queste belle iniziative l’apertura della “Biblioteca Marabelli” contribuirà ad accrescere il patrimonio culturale del territorio ed arricchire l’offerta turistica.

Notizie

Il battesimo di Gesù nel Giordano e l’adorazione dei Magi tempo di epi-fania

di Cinzia Tamburrello Il battesimo di Gesù è la manifestazione di Gesù in quanto Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, come  fa meditare la liturgia: “Quando colui che aveva dato vita all’universo decise con un’opera veramente mirabile, di ricapitolare in Cristo tutte le cose e volle ricondurre la natura dell’uomo alla sua condizione primitiva di dignità, rivelò che gli avrebbe concesso in seguito, tra gli altri doni, anche lo Spirito Santo; non era infatti possibile che l’uomo tornasse altrimenti ad un possesso duraturo dei beni ricevuti. Stabilisce dunque Dio il tempo della discesa in noi dello Spirito ed è il tempo della venuta del Cristo, che egli ci annunzia dicendo: «In quei giorni», cioè nel tempo del Salvatore nostro, «Io effonderò il mio Spirito su ogni creatura» (cfr. Gl 3, 1). Cristo ricevette lo Spirito in quanto uomo ed in quanto era conveniente per un uomo il riceverlo. Il Figlio di Dio, che fu generato dal Padre rimanendo a lui consustanziale, e che esiste prima della sua nascita umana, anzi assolutamente prima del tempo, non si ritiene offeso che il Padre, dopo la sua nascita nella natura umana, gli dica: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato» (Sal 2, 7). Dal «Commento su san Giovanni» di san Cirillo d’Alessandria, vescovo Lib. 5, cap. 2; PG 73, 751-754 L’effusione dello Spirito Santo su tutti gli uomini ). Le espressioni liturgiche ed artistiche si incaricano di” mostrare agli uomini la bellezza della memoria, la forza che ci viene dallo Spirito e che ci rende testimoni perché siamo figli di testimoni; far gustare loro le cose stupende che lo Spirito ha disseminato nella storia; mostrare che è proprio la Tradizione a conservarle dando quindi speranza a coloro che, pur non avendo veduto i loro sforzi di bene coronati da successo, sanno che qualcun altro li porterà a compimento, allora l’uomo si sentirà meno solo, meno rinchiuso nell’angolo angusto del proprio operato individuale ( https://w2.vatican.va/content/john…/hf_jp-ii_apl_19950502_orientale-lumen.html )”. Sulle tracce artistiche e liturgiche del  battesimo l’apparato architettonico ed iconografico della chiesa S. Giorgio martire, ci riportano molto indietro nel tempo; “ancora sulla sinistra entrando l’imponente fonte battesimale (in realtà la collocazione attuale lo situa sulla destra in prossimità dell’altare) «che ricorda così da vicino nella sua forma primitiva il fonte battesimale del 1134 proveniente dal celebre monastero di San Salvatore dei Greci conservato nel Museo nazionale di Messina (n. 1704)» (C.Di Paola, Petrella Tifernina nella storia e nell’arte Urbania 1950 p.46). Dall’atrio al santuario il fedele deve percorrere la via della salvezza; il portale predispone al passaggio da una realtà quella terrena ed umana a quella sacra e trascendente, , la navata risuona la parola di Dio e il fonte battesimale, in stretta relazione con l’acquasantiera consente la purificazione necessaria per accostarsi al Sancta Sanctorum, centrato sull’altare e circoscritto dal cancello” ( Cinzia Tamburrello La Chiesa “grecanica” di San Giorgio a Petrella Tifernina (CB) Storicizzazione, architettura, tipicità del culto e ritualità liturgiche nel medioevo pp 64-65). “L’attuale posizionamento (nei pressi della balaustra che circonda l’altare, sul lato destro della stessa per chi guarda) del primo di essi (una grande vasca ricavata da un unico blocco di pietra), più che certamente, non è quello originario. Anche se prima di tale posizione il fonte battesimale era situato appena dopo l’ingresso del portale principale della chiesa, sembra probabile che “non è senza  ragione che logicamente esso avrebbe potuto essere stato posto davanti alla porta”; questo, al più tardi, prima del IX-X secolo. Del resto, si sa per certo che il fonte battesimale, relativamente agli edifici cristiani di culto, “venne posto in un primo momento all’esterno, davanti la porta; poi nell’atrio, e infine all’interno, vicino all’entrata”. Di quest’ultima sistemazione rimane traccia nel posizionamento delle acquasantiere, nelle quali si intinge prima di segnarsi non appena entrati nel tempio sacro. In effetti, “la piccola abluzione che noi facciamo entrando nella chiesa non ha alcun valore se non perché ricorda e riattualizza in un certo qual modo il nostro battesimo”. E tanto la forma, arcaica ed assai semplice ma solenne (così che se ne potrebbe ipotizzare anche un suo ‘reimpiego’ nella struttura attuale), del fonte battesimale pre-romanico (e, probabilmente, assai più antico della stessa chiesa attuale) di Petrella quanto il fatto che esso lascerebbe pensare ad una sua destinazione alla tipologia del battesimo per immersione, che, mentre a Roma cade in disuso nel corso del IX secolo, è documentato essere stato più persistente nella tradizione orientale e bizantina, oltre che nello specifico di quella autoctona ‘grecanica’beneventana. Francesco BOZZA, Petrella Tifernina e la Chiesa di San Giorgio: rilettura storica, http://www.sangiorgiomartireonlus.com, 2018 pp 30-31).

Notizie

Documentare il passato per valorizzare il presente

di Cinzia Tamburrello “Domenica scorsa la mia prima volta in Molise. Ho visitato la chiesa di San Giorgio martire di Petrella Tifernina, un monumento notevole, con un ricco apparato simbolico. Entrando un’antica lapide sulla prima colonna di destra da delle informazioni interessanti all’ignaro visitatore. La chiesa e l’altare principale furono consacrati a Dio e a San Giorgio martire il 21 ottobre 1721 dal vescovo Francesco, di Telese. La lapide riporta anche la notizia secondo cui il vescovo, su richiesta dell’arciprete Nicola, trasferì la ricorrenza annuale della consacrazione alla seconda domenica di novembre, concedendo in perpetuo un’indulgenza di quaranta giorni. L’impianto della chiesa pero’ sembra medievale. La chiesa contiene molte altre cose interessanti, da studiare…” Sono le parole del prof. Spagnuolo in visita nella chiesa san Giorgio martire a Petrella il giorno 25 novembre, che durante il suo sopralluogo,  si è soffermato su uno dei documenti più eloquenti della storia della chiesa S.Giorgio martire dato dall’iscrizione latina: MDCCXXI DIE XXI OCTOBRIS HANC ECCLESIAM CUM EIUS PRINCIPE ARA DEO ET S.GEORGIO MARTYRI SOLEMNITER CONSECRAVIT FRANCISCUS EPISCOPUS THELESINUS VISITATOR ET OMNIBUS CHRISTIFIDELIBUS EAM VISITANTIBUS DOMINICA SECUNDA NOVEMBRIS IN QUAM TRANSTULIT ANNIVERSARIUM CONSECRATIONIS QUADRAGINTA INDULGENTIARUM DIES PERPETUO CONCESSIT PETENTE NICOLAO ARCHIPRESBITERO CANAVINA. L’ipotesi più probabile è quella secondo la quale si tratterebbe di una consacrazione a seguito di interruzione al culto a causa di un terremoto, o per lavori di ristrutturazione. È ancora una volta un incontro fortuito a riportare alla ribalta un altro tassello della storia del monumento di arte romanica chiesa “San Giorgio martire” a Petrella Tifernina. Si tratta di un incontro avvenuto questa estate durante la visita a Rocca San Felice, il borgo incantato e quasi ovattato dalla foschia di mezza sera, sormontato dai resti della rocca,  una festa medievale con musici, giocolieri e botteghe, la cornice dell’incontro col prof. Spagnuolo studioso di storia e autore di numerose pubblicazioni. Giro di presentazione, scambio di battute e l’invito a visitare la chiesa di San Giorgio martire ha suscitato subito interesse e curiosità nel prof. che è venuto a visitarci. L’interesse iniziale ha trovato una valida conferma e ha consentito di portare alla luce un altro frammento di storia,  infatti con vivace accento partenopeo il prof. di fronte alla lapide posta sulla prima colonna  di destra (entrando) ha affermato: “questo è un documento”, per ribadire successivamente che addirittura sono poche le chiese così ben documentate, riservandosi di tornare a Petrella per altri sopra luoghi anche nella cripta. L’attenzione è ricaduta anche sull’iscrizione della lunetta del portale  principale, che il prof. si è ripromesso di voler decodificare abrasioni del tempo permettendo. Mentre aspettiamo che un’altra pagina di storia si scriva sulla chiesa S. Giorgio martire, non resta che rallegrarsi per l’entusiasmo e la curiositas nonchè per l’attaccamento al patrimonio storico culturale ed artistico , che in questa come in altre circostanze si è mostrato vincente. È il caso del Crocifisso ligneo venerato nella Chiesa “San Giorgio martire” a Petrella Tifernina, e restituito al suo valore artistico nel 2017 dalla maestria dei Restauratori senza frontiere. Ancora una volta esemplare prassi di recupero e valorizzazione del patrimonio che nasce dal basso; in questo caso i parrocchiani mossi dalla volontà di prevenire il degrado del manufatto dovuto all’usura del tempo, si sono attivati per ottenerne il restauro. Così in maniera fortuita, si è restituita tutta la bellezza al Crocifisso, le cui fattezze seguono canoni biblici ben precisi, come evidenziato dalla lettura iconologia del sac. Don Nicola Mattia, e oltre ad esprimere la bellezza ne rivelano il  pregio artistico. Cosa veramente mirabile è che nel tentativo di recuperare e valorizzare la storia del passato, si sta scrivendo anche la storia contemporanea  ampiamente documentata dai moderni e sicuramente più diffusivi mezzi della comunicazione, da ultima l’intervista di Alessandra Morelli dei restauratori Senza Frontiere, che ha portato il Crocifisso Ligneo di  Petrella Tifernina  alla ribalta nazionale del TG di RAI 1 .

Torna in alto